A cosa serve avere un sito web, se nessuno lo vede?
Praticamente a nulla. Se avete deciso di realizzare o far realizzare da una web agency uno spazio su internet che vi rappresenti, vuol dire che avete qualcosa da offrire a potenziali clienti: servizi, prodotti, consulenze.
Ebbene, questa vostra offerta potete presentarla al mercato globale: il numero di contatti raggiungibili è altissimo con il web. Se avete bisogno di “occupare” un dominio solo per metterci sopra una bandierina e utilizzarlo in futuro, il discorso è diverso. Ma in tutti gli altri casi, è come se un regista hollywoodiano si producesse il proprio film con tanto di star ed effetti speciali di ultima generazione, solo per vedersi il risultato nella propria saletta di proiezione privata.
OTTIMIZZARE PER VENDERE
I motori di ricerca come Google (ma ha senso di parlare di altri motori di ricerca ormai?) analizzano in modo automatico le pagine che pubblicate sul vostro sito con i cosiddetti spider. Quando arriva lo spider, è meglio farsi trovare pronti: la pagina deve caricare velocemente, i testi devono essere significativi, le immagini ottimizzate, i link studiati a dovere.
Quando un utente naviga su internet spesso lo fa per cercare qualcosa. Sapete che ben l’87,1% degli italiani si documenta in rete prima di effettuare un acquisto? In quel momento l’utente sta cercando delle opportunità e vuole fare un affare, è il momento giusto per farsi vedere!
Secondo uno studio sui consumatori realizzato dall’agenzia internazionale di marketing e tecnologia DigitasLBi in 12 paesi, l’88% dei consumatori internazionali mette in atto il cosiddetto ROPO (Research Online, Purchase offline) cioè si documenta in rete cercando informazioni e poi acquista in negozio fisicamente. Le ricerche possono avvenire anche in negozio: lo fa il 71,7% degli italiani.
L'87% degli italiani cerca in rete informazioni prima di effettuare un acquisto.
GLOBALE, MA ANCHE LOCALE
Ovviamente questo scenario è importante anche e soprattutto se non vendete prodotti che si trovano sugli scaffali della grande distribuzione, ma avete una struttura più piccola che vende prevalentemente online, o se siete professionisti che mettono a disposizione dei servizi o delle consulenze. La rete, e oggi sempre di più i social network, non possono essere ignorati se state cercando un modo per aumentare il parco clienti.
Non pensate al vostro visitatore online come ad un lontanissimo ed astratto navigatore dall’altra parte del mondo. Certo, bisogna raggiungere anche lui, soprattutto se avete un e-commerce. C’è però anche l’utente della porta accanto: secondo Search Engine Watch, il 50% di tutte le ricerche effettuate da un dispositivo mobile (smartphone, soprattutto) sono condotte nella speranza di trovare risultati locali, cioè prodotti o servizi offerti nelle immediate vicinanze. E il 61% di queste ricerche si traduce in un acquisto. Perché sprecare l’occasione?
Processo di sviluppo
Come interveniamo per ottimizzare il vostro sito
DEFINIAMO GLI OBIETTIVI
Diffidate di chi vi fa promesse generiche e roboanti del tipo "Sarete primi sui motori di ricerca". Primi secondo quale criterio? Quale parola chiave deve cercare l'utente per ottenere questi risultati? Per poter valutare se l'azione SEO ha ottenuto i risultati sperati, dobbiamo prima di tutto renderli misurabili e lavorare con voi per rispondere ad altre domande molto importanti. Quali sono i competitor sul mercato? In quale settore vi proponete di lavorare (non tutti si possono affrontare allo stesso modo)? Il modo migliore di cominciare, secondo noi, è fare una bella panoramica della situazione e definire insieme a voi fin dove occorre spingerci e in quale direzione.
IMPLEMENTIAMO
Pagina per pagina, interveniamo per migliorare tutti gli aspetti significativi per i motori di ricerca: rendiamo le pagine più veloci da caricare (Google ne tiene conto), lavoriamo su testi e parole chiave, ottimizziamo le immagini e sui link, creando se necessario anche collegamenti da siti esterni. Ci sono due macro-aree di intervento. La prima è l'ottimizzazione on-site, ovvero sul sito; come è facile intuire, si tratta di tutte le azioni che dobbiamo compiere sul sito vero e proprio, quindi relativo a testi, immagini, performance. La seconda è l'ottimizzazione off-site: cerchiamo di intervenire su tutto ciò che è esterno al sito, quindi si trova su altri spazi web; directory, siti che presentano link verso di voi, blog, forum, social network, siti di condivisione contenuti o documenti che vi citano adeguatamente.
ANALIZZIAMO BUILDING
Agganciamo il sito a degli strumenti di analisi e misurazione: monitoriamo quante visite arrivano e da quale fonte. Studiamo i comportamenti degli utenti e valutiamo se stanno trovando quello che cercano. Gli strumenti più diffusi e affermati in questo settore arrivano ovviamente da Google: per analizzare il traffico di visitatori sul sito c'è Google Analytics, per valutare complessivamente la situazione di ottimizzazione c'è Google Webmaster Tools. Ma esistono anche strumenti che analizzano la diffusione delle parole chiave, i loro trend di utilizzo e le confrontano con altri termini. Ancora, con appositi script si realizzano gli A/B test: si propone il contenuto A ad alcuni visitatori e il contenuto B ad altri. Poi, si valuta quale funziona meglio.
TORNIAMO AL PUNTO 2
L'ottimizzazione SEO non è un'azione da compiere una tantum. Non ci sono bacchette magiche o trucchi da smanettoni che risolvono la situazione e vi rendono più popolari del vostro concorrente. Aggiungete che la rete è in continuo movimento, quindi anche i vostri competitor. Ne deriva che dopo aver analizzato i risultati occorre tornare a lavorare per migliorare e correggere. Non è finita: anche i motori di ricerca evolvono e si adattano di continuo a nuovi scenari. Google non rende mai noti al 100% i suoi criteri di ricerca, ma sappiamo che i parametri presi in considerazione cinque anni fa non sono gli stessi di oggi, perché nel frattempo è cambiato il mondo. Quindi, torniamo ad analizzare, finché non avremo raggiunto la meta. Dopo di che, sta a voi decidere il prossimo obiettivo...